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Arrivano oggi a Sanremo i pittoreschi divi della canzone

Puntuali alle prove i settanta interpreti in gara - Le «signore della musica leggera» si avvicendano ai vincitori delle passate edizioni - Una coppia in viaggio di nozze punta al successo - Il più bizzarro rappresentante dell'ultima leva non riesce a diventare un capellone

DAL NOSTRO INVIATO

Sanremo, lunedi mattina.

La calata degli artisti su Sanremo è in pieno sviluppo : dai Quattro punti cardinali affluiscono i protagonisti per partecipare alle prove che cominciano oggi. E' una calata massiccia: i cantanti sono settanta — quanti basterebbero per fornire il cast non ad uno ma a quattro festivals. E' infatti la poliedricità una delle caratteristiche della spettacolosa edizione di questo anno, ricca di ben trenta motivi. In primo piano figurano le signore della canzone, Milva, Ornella Vanoni, Connie Francis, Dalida, assieme ai « cantanti - Oscar » che una o più volte hanno vinto il Festival: Domenico Modugno, Claudio Villa, Johnny Dorelli, Betty Curtis; i loro compagni sono interpreti che per notorietà o numero di dischi venduti appartengono ormai alla categoria dei « bigs » : Fred Bongusto, Peppino di Capri, Caterina Caselli, Jimmy Fontana, Orietta Berti, Little Tony, e, ancora idealmente avvolti dalle armonie della marcia nuziale, Wilma Goich ed Edoardo Vianello, sposi novelli, costretti a dividersi fra l'estasi della luna di miele e il dinamismo della conquista del successo. E ci sono i cantautori di prima grandezza, quali Sergio Endrigo, Nico Fidenco, Giorgio Gaber, Pino Donaggio, Luigi Tenco. In questo firmamento .brillano anche le, stelle internazionali, come il corsoparigino Antoine, l'ingegnere ventiduenne, studente di Scienze Politiche, che in un anno è passato dal nulla alla celebrità, e ai quattrini guadagnati a fiumi. Ma nella schiera dei protagonisti fanno spicco alcuni giovani cantanti dalla bella voce in pieno rilancio: quali Iva Za nicchi, Donatella Moretti, Carmen Villani. I giovani sono così numerosi da offrire uno spettacolo a sé, a cominciare dalle voci nuovissime inviate qui dal concorso di Castrocaro: Anna Rita Spinaci e Roberta Amadei. Giungono i cantanti rivelati da « Scala Reale», come Mario Guarnera e Gianni Pettenatl, eroe di « Bandiera gialla », o del Cantagiro e del Canteuropa, come Mario Zelinotti e Riki Majocchi, o da « Ribalta per Sanremo», come Lucio Dalla, il più bizzarro barbuto del mondo beat: vorrebbe essere anche capellone, ma la sua cervice ha la vocazione alla calvizie, e lui è troppo spiritoso per accettare il ripiego della parrucca. Don Backy, Memo Remigi, Remo Germani, Tony Del Monaco, Nicola di Bari, essi pure giovani, hanno già un seguito di fans. Ma il Festival di quest'anno ha una sua originalità anche per la larghezza con cui ospita i complessi, addirittura dieci : gli italiani « I Giganti » (quattro elementi), i « Marcellos Ferial» (tre elementi) e gli stranieri «The Rokes» (quartetto) i « Surfs » (sei), i « Bachelors» (tre), gli «Hollies» (cinque) « Los Bravos » (cinque), gli «Happenings» (quattro). E il duetto «Sonny-Cher » e « Les Compagnons de la Chanson ». Questi complessi hanno posto agli organizzatori del Festival seri problemi tecnici i molti strumenti e i numerosi microfoni da sistemare in scena in occasione di ciascuna delle loro interpretazioni assorbirebbero minuti preziosi nel quadro di orari dominati da ferree esigenze di ritmo nelle serate riprese dalla tv. Ecco la soluzione adottata: le loro interpretazioni, eseguite nel «Teatro dell'Opera », sito nel medesimo palazzo del Casino, saranno riprese e teletrasmesse sui quattordici televisori sistemati nell'attiguo Salone delle Feste, sul cui palcoscenico si avvicendano gli interpreti singoli del Festival. Questa soluzione è piaciuta al regista Corgnati, marito di Milva : « I capelloni mi sembrano più gradevoli quando sono idealizzati dal video ». Un altro motivo di interesse è offerto dagli esotici. Il posto d'onore sotto questo profilo spetta alla mulatta Dionne Warwick, del New Jersey, seguita a ruota da Anna German, residente a Varsavia ma nata nella remota repubblica dell'Usbekistan, confinante con l'Afganlstan. C'è poi il solito Gene Pitney. Fra gli esotici sono da collocarsi parecchi dei complessi citati dinanzi, ma qui il discorso deve spostarsi su un altro argomento : gli « oriundi », che conferiscono un'altra curiosa pennellata al panorama dei Festival. Alcuni figurano mimetizzati nei complessi : gli «Happenings » sono italo-americani della California: Bob Miranda, Tom Juliano, Dave Liberti e Raf Divito. Il duetto « Sonny-Cher » è costituito dalla principessa pellirossa Cher La Piere e dall'italo-americano Sonny Bono. Oriundo è anche Christophe (Cristoforo Bevilacqua), l'«idolo biondo» della canzone francese, che è stato scelto da Domenico Modugno quale partner per l'interpretazione della sua canzone "Sopra i tetti azzurri del mio pazzo amore". Questo è il titolo più lungo fra le trenta composizioni in gara. Il titolo più breve è Gi, un'interiezione che ricorre nela canzone di Fred Bongusto! Nel misterioso monosillabo, si nascondono forse recondite allusioni. Presto ne sapremo di più.

Furio Fasolo




giornale STAMPA SERA del 23-24 gennaio 1967

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