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Tra poche ore si alza il sipario sulla rassegna della canzone

SANREMO: scatta il Festival Sanremo

giovedì sera.


La prima serata del festival che si inaugura fra poche ore è densa di interesse anche per il suo contenuto: tra i protagonisti ci sono tre vincitori di festival, Modugno, Bobby, Solo e Johnny Dorelli, due grandi oriundi, divi internazionali di prima grandezza, Dalida e Connie Francis, e, come non bastasse, nomi di primo piano quali Fred Bongusto, Nico Fidenco, Orietta Berti, Giorgio Gaber.

La prima canzone, E allora dai, scritta, musicata e interpretata da Giorgio Gaber, è scherzosa. Tutti sappiamo come dobbiamo comportarci, ma ben di rado ce ne ricordiamo all'atto pratico. L'altro interprete è il milanese ventottenne Remo Germani, che torna a Sanremo per la quarta volta. Alto uno e settantotto, dicono di lui: « Ricorda il Bob Taylor dei tempi d'oro ».

Bobby Solo e Connie Francis interpretano il pezzo successivo : Canta ragazzina. Melodica e sognante, questa canzone esorta a cogliere ciò che di meglio la vita può offrire: «.Canta ragazzina - che il giorno dura solo poche ore - e quando arriva sera - puoi scoprire che il sole se n'è andato - e resti tu». Insomma, un po' di Lorenzo il Magnifico giunto di contrabbando a! festival di Sanremo.

Gi (abbreviazione di giovinezza) è una canzone che Fred Bongusto interpreta con la cantante euroasiatica Anna German. « Tutto può cambiare, ma ricordati che l'amore no non cambia mai». Ci ha detto Fred Bongusto : « Ho composto questa canzone a Londra, mentre ero impegnato con la Bbc. Può definirsi un fox-trott da musical americano : forse risente dell'atmosfera britannica in cui è nata ». Le parole sono di Pallavicini.

La musica è finita: quésto pezzo è stato composto da Umberto Bindi ed è soffuso di melanconia : « Ho perduto insieme a te - anche l'ultima speranza d'amore». Ornella Vanoni è drammatica nell'interpretarlo. Suo partner è il diciassettenne Mario Guarnera.

Due giovani di temperamento molto diverso interpretano C'è chi spera, di Panzeri, Pace e Colonnello: la soave inglesina ventenne Marianne Faithfull e il veterano dei capelloni nostrani, Riki Malocchi. E' un ritmo moderato, le parole esprimono un compromesso fra l'ottimismo e il pessimismo.

La rivoluzione (parole di Mogol, musica di Soffici), interpretata da Gianni Pettenati e Gene Pitney, esprime con ritmi moderni pensieri deamicisiani : « Ci sarà la rivoluzione - nemmeno un cannone però tuonerà - l'amore alla fine vedrai vincerà ».

L'immensità, musica di Don Backy, parole di Mogol, ci porta ai confini del misticismo. « Io sono sicuro che - per ogni goccia - per ogni goccia che cadrà un nuovo fiore nascerà e su quel fiore una farfalla volerà - Io sono sicuro che - in questa grande immensità - qualcuno pensa un poco a me - e non mi scorderà ». Interpreti Don Backy e Johnny Dorelli.

Un' analoga atmosfera (questa è la moda!) si trova in Non prego per me, musica di Battisti, parole ancora di Mogol: invocazione di speranza per un mondo migliore. Interpreti il giovanissimo Mino Reitano, calabrese ventenne, e il complesso inglese «gli Hollies ».

Piano piano, per non svegliarmi (parole e musica di Gianni Meccia) ha due interpreti d'eccezione: Nico Fidenco, fortunato autore di colonne sonore ( gira per Sanremo su una lussuosa Porsche) e la principessa pellerossa Cher. Lirico rimpianto di momenti d'amore.

Proposta, di Albula e Martelli, in settantatré versi esorta: «Mettete dei fiori nei vostri cannotti perché non vogliamo mai nel cielo - molecole malate...». Queste molecole malate sono una licenza poetica per il fall-down. Interpreti « I Giganti » (che con Tema hanno venduto un subisso di dischi) e il complesso inglese « I Bachelors ».

Quando dico che ti amo, di Alberto, Testa e Tony Renis è, in fondo, il giuramento dello scapolo finalmente deciso a sposarsi : « Fino a ieri sono stato - tino che si è sempre divertito e nulla più - adesso no, non sono più così... Quando dico che ti amo è la pura verità». Interpreti: Anna Rita Spinaci, l'esordiente di Castrocaro, e i Surfs.

Io, tu e le rose, di Pace, Panzeri e Brinniti, diventerà probabilmente un «cavallo di battaglia » di Orietta Berti (l'altra interpretazione è di « Les compagnons de la chanson»). C'è tutta l'atmosfera romantica che il titolo lascia indovinare

Modugno ha una delle sue impennate in Sopra i tetti azzurri del mio pazzo amore. Sale sui tetti l'innamorato per rievocare l'immagine di lei, ed esclama tra l'altro: «.Meraviglioso amore pazzo - che fa diventare bianche le mie notti - mentre io tendo le mie braccia - verso te». L'altro interprete è la matricola Gidiuli.

Due complessi, * The Happenings » e « I Marcellos Ferial » interpretano Quando vedrò di Terzi e Carlo , Alberto Rossi: confessione d'un innamorato docile sempre di fronte al sì e di fronte al no della sua bella.

L'ultima canzone è interpretata da Dalida e da Luigi Tenco (che ne è anche l'autore) : Ciao amore ciao.

Furio Fasolo




giornale STAMPA SERA del 26-27 gennaio 1967

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