articolo del 19/02/2006
tratto dal giornale SECOLO XIX

Sanremo

La procura: «Ma non c'era alcuna pallottola»

«Ma quali pallottole. Nel lotto di oggetti, presumibilmente appartenuti a Tenco, messi all'asta dal tribunale l'anno successivo alla scomparsa del cantautore, non c'erano munizioni. A noi risulta ci fossero solo alcuni indumenti, qualche foglietto di carta e parte di un caricatore di pistola. Così almeno risulta dai registri dell'epoca».

Il procuratore Mariano Gagliano non si aspettava molto dalla verifica effettuata negli archivi del palazzo di giustizia nel tardo pomeriggio di mercoledì, poche ore dopo l'effettuazione dell'autopsia sulla salma di Luigi Tenco. E i risultati gli hanno dato ragione. E' vero che le indagini sulla morte di Tenco vennero fatte male «anzi malissimo», e che la vicende dell'asta giudiziaria ne è il negativo corollario, ma questo non significa che «la vendita di quelle povere cose» possa oggi compromettere «i nuovi accertamenti che peraltro, dopo le perizie di mercoledì, hanno già ampiamente confermato la tesi del suicidio».

Resta il fatto che, a prescindere dalla scarsa rilevanza investigativa, gli oggetti messi all'asta nell'autunno del 1968 (presidente del tribunale Bina, cancelliere Minaglia) non esistono più. Chi li aveva acquistati - Renzo Del Monte, un sanremese che oggi ha 72 anni - a sua volta li avrebbe ceduti a un socio del Club Tenco. Dopodichè si sarebbe persa ogni traccia. La polizia, che l'altro giorno ha contattato Del Monte per avere notizie sulla vicenda, ha anche interpellato i rappresentanti del "Tenco". «E' così - conferma il dirigente del commissariato Pietro Martullo - ma gli interessati hanno escluso nel modo più assoluto la circostanza. Quegli oggetti al Club non sono mai arrivati».

Intanto, sul fronte dei nuovi accertamenti disposti dalla procura, i primi esiti delle perizie scientifiche affidate all'Ert (Esperti ricerca tracce) della Polizia di Stato sono attesi a giorni. Si tratta soprattutto dell'esame dello Stub. I campioni biologici repertati sulle dita della mano destra della salma diranno se sono ancora presenti frammenti metallici e di polvere da sparo. «Esattamente. Ma a questo punto si tratta solo del completamento di un'indagine che è già abbondantemente pervenuta ad un esito direi inequivocabile. In ogni caso, quando anche questa fase sarà conclusa, sarà mia cura rendere ufficiali i dati e riporre in archivio il fascicolo. Per sempre».

F.P. 19/02/2006

articolo tratto dal giornale SECOLO XIX

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articolo del 19/02/2006 tratto dal giornale SECOLO XIX

articolo del 19/02/2006
tratto dal giornale SECOLO XIX