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articolo del 21/02/2006
tratto dal giornale: IL SECOLO XIX

Wilma Goich, una cairese ricorda Tenco

 

Il caso Tenco, dal punto di vista legale, è chiuso. L'autopsia effettuata nei giorni scorsi, ad Acqui Terme, sui resti del cantautore, ha chiarito, senza ombra di dubbio, che si trattò di suicidio. Wilma Goich, cantanbte di roigine cairese, tira un sospiro di sollievo. «Ora - dice - mi auguro che Luigi possa riposare in pace e che di lui ci si possa ricordare solamente attraverso le sue canzoni». I due erano legati da profonda amicizia. E insieme trascorsero il capodanno del 1966. Ventisette giorni dopo, durante la XVII edizione del Festival di Sanremo, Luigi Tenco si suicidò perché la sua canzone "Ciao amore ciao", presentata in coppia con Dalida, era stata eliminata.
La Goich, venne scritturata, insieme ad altri artisti, per allietare la notte di San Silvestro, alla Casina Valadier, di Villa Borghese, a Roma. E tra gli invitati vi era anche Luigi Tenco. Anche se d'allora, sono trascorsi quasi quarant' anni, Wilma Goich, ne conserva, un lucido, incancellabile ricordo. «Eravamo legati da profonda amicizia e stima - ricorda Wilma Goich - accomunati in primo luogo dalle nostre origini liguri ma anche da una proficua collaborazione artistica». Iniziata nel 1964, quando la casa discografica Ricordi, per la quale entrambi incidevano, le propose di interpretare una delle più belle canzoni d'amore di Tenco: "Ho capito che ti amo".
Un brano che ottenne in quello stesso anno, un successo clamoroso, classificandosi al primo posto al "Festival della Canzone Mediterranea" di Barcellona. «Era davvero un uomo molto sensibile, autore originalissimo, impegnato e avanti coi tempi. Un artista che riusciva a coniugare magistralmente testi e musiche, e ad esprimere, con frasi molto semplici, mai banali, i sentimenti più profondi. Talvolta introverso, ma non affatto così ombroso e pessimista come poi in seguito è stato descritto».
Quel Capodanno 1967, fu comunque all'insegna della spensieratezza e del divertimento. Allo stesso tavolo, dell'affollato locale di Casina Valadier, vi era Tenco accompagnato da Dalida, e la Goich con il fidanzato Edoardo Vinello. « Scherzammo tutta la notte - ricorda la Goich - e Luigi, con amabile ilarità, elencò i lati negativi del matrimonio. Per un motivo molto semplice. Il 2 gennaio , infatti mi sarei sposata con Edoardo».
Molto si è detto sulla relazione tra Tenco e Dalida. «Stavano bene insieme, c'era una forte intesa e complicità, e Dalida poi, non si atteggiò mai a diva. Mi confidò anzi che gli abiti che indossava, li aveva acquistati al mercatino delle Pulci di Parigi. Tuttavia non ho avuto la sensazione che fossero innamorati». Altri testimoni riferiscono invece che Tenco quella sera fosse particolarmente scontroso. E che si ostinò, contro il volere dei musicisti, a interpretare "Ti ricorderai di me". Una canzone venata di malinconia, emblematica, per quanto poi è accaduto, assolutamente non adatta per l'atmosfera ridanciana di un 31 dicembre. La Goich rivide per l'ultima volta, Tenco a Sanremo, il 26 gennaio '67, durante le prove della kermesse canora. Anche lei in gara con "Per vedere quanto è grande il mondo", poi classificatasi al quinto posto. Brano che interpretò in coppia con "I Surf". Poi quello sparo. Quella sua morte assurda. «Avrebbero dovuto fermare subito la manifestazione - sottolinea la Goich - io non me la sentivo di salire sul palco, come se nulla fosse accaduto. Eravamo tutti sconvolti. Ma ci imposero di continuare. E lo show andò avanti ». Con riluttanza, perché temeva un fraintendimento speculativo, Wilma Goich, nell'estate dello stesso anno, interpretò un' altra splendida canzone, inedita, di Tenco "Se stasera sono qui". E fu subito un successo, con un milione e mezzo di copie vendute.




Vanni Perrone
21/02/2006

 

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