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Sono arrivate solo conferme, quest’oggi, dal Procuratore della Repubblica di Sanremo, Mariano Gagliano, che ha convocato la stampa ed i media per parlare delle indagini, partite nel febbraio scorso, alla riapertura del caso Tenco. Gagliano ha, di fatto, confermato il suicidio di Tenco, in base a tutti i riscontri del team dell’Ert della Polizia:
“Siamo giunti a questa conclusione – ha detto Gagliano - in termini obiettivi, con rilievi scientifici e con ricerche compiute dal gruppo specializzato dell’Ert e con il Dott. Tajana di Pavia. Si tratta di risultati che non ammettono fantasie diverse. Ogni decesso ha la possibilità che l’origine sia diversa e tutti si possono sbizzarrire ad ipotizzare cose diverse.
Mi sono sentito di riaprire questo caso, trattato con una certa frettolosità all’epoca. Gli accertamenti compiuti e quelli che possono ancora essere fatti ma, come emerso dal ritrovamento del bossolo, non vi è nessun dubbio che si sia trattato di un suicidio.
Questo dipende da molte cose: la distanza dell’arma, il fatto che sia autografa la lettera lasciata da Tenco, la direzione del proiettile”. Dalle indagini è arrivata, quindi, la conferma del suicidio, già evidenziata a suo tempo dagli investigatori che seguirono il caso fin dalla sera stessa in cui
Tenco si uccise: “Non c’è nessun dubbio che – ha proseguito - la scena apparsa agli investigatori di allora, è stata confermata a quarant’anni di distanza, grazie alle nuove tecnologie, confermate dalla lettere di Tenco.
Gli investigatori avevano subito confermato che si trattasse di un suicidio. Forse tutti i casi simili vanno riguardati con maggior attenzione.
Questo, in particolare, la meritava, visto che Tenco aveva annunciato il suicidio dopo l’eliminazione al Festival. Doveva essere fatta una più attenta ispezione cadaverica ma, comunque, i motivi della riapertura del caso sono due: la frettolosità della chiusura del caso e che questa ha creato varie ipotesi da parte di scrittori, giornalisti e cronisti vari che, in qualche modo, hanno posto dei dubbi sul suicidio.
Per questo, per la dignità della famiglia e dello stesso Tenco, ho deciso di riaprire il caso.
Fin dall’inizio la situazione era di suicidio e le nostre indagini hanno confermato e dimostrato quello che stato detto al tempo”.
(Nelle foto alcuni momenti della conferenza stampa di oggi e le immagini dei reperti e delle indagini, fornite dalla Polizia Scientifica)
Carlo Alessi
articolo tratto dal WEB
di SANREMO NEWS del 2 agosto 2006
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