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e se ci diranno....  i T E S T I (parole di Tenco)

ANGELA

Testo e Musica di L. TENCO

I. Ritornello:

Angela, Angela, angelo mio

io non credevo che questa sera

sarebbe stato davvero un addio,

Angela credimi, io non volevo.

Angela, Angela, angelo mio

quando t’ho detto che voglio andarmene.

Volevo solo vederti piangere,

perché mi piace farti soffrire.

11. Ritornello:

Angela, Angela, angelo mio

ma tu stasera mvece di piangere

guardi il mio viso in un modo strano

come se fosse ormai lontano.

Ti prego, Angela, no, non andartene

non puoi lasciarmi quaggiù da solo

non è possibile che tutto a un tratto

io possa perderti, perdere tutto.

Strofa:

Volevo farti piangere

vedere le tue lacrime

sentire che il tuo cuore

è nelle mie mani

 

 
AVERTI TRA LE BRACCIA

Testo e Musica di L. TENCO

 

Averti fra le braccia è un desiderio

che invano cerco di dimenticar

sentirti mia per sempre è come un sogno

e ovunque la tua immagine m’appar,

Sei per me la sola donna

e voglio amarti per l’eternità.

Risento come musica divina

la voce tua nel sussurrarmi "t'amo".

Averti fra le braccia è un desiderio

un sogno che in eterno resterà

ed il sogno sarà una dolce realtà

finché il nostro amore vivrà.

Orch.

Sei per me la sola donna

e voglio averti per l’eternità

risento come musica divina

la voce tua nel sussurrarmi “ "t’amo”.

Averti fra le braccia è un desiderio

un sogno che in eterno resterà

ed il sogno sarà una dolce realtà

finché il nostro amore vivrà.


CARA MAESTRA

Testo e Musica di L TENCO

 

Cara maestra

un giorno m’insegnavi

che a questo mondo noi,

noi siamo tutti uguali,

ma quando entrava in classe il direttore

tu ci facevi alzare tutti in piedi

e quando entrava in classe il bidello

ci permettevi di restar seduti.

Mio buon curato

dicevi che la chiesa

è la casa dei poveri,

della povera gente,

però hai rivestito la tua chiesa

di tende d’oro e marmi colorati;

come può adesso un povero che entra

sentirsi come fosse a casa sua.

Egregio sindaco

mi hanno detto che un giorno

tu gridavi alla gente

«vincere o morire».

Ora vorrei sapere come mai

vinto non hai eppure non sei morto

e al posto tuo è morta tanta gente

che non voleva né vincere né morire

 

CHI MI HA INSEGNATO

Testo e Musica di L. TENCO

 

Chi m’ha insegnato a parlare

a dire quello che sento.

Chi m'ha insegnato a parlare

a farmi capire dagli altri.

Non mi ha insegnato le parole

per poterti dire quello che vorrei

non mi ha detto come potrei fare

per dirti il mio amore con parole nuove.

Chi m'ha insegnato a scrivere

seguendo un pensiero che sfugge.

Chi m'ha insegnato a scrivere

fermare un momento che vola.

Non mi ha detto come potrei scrivere

qua1cosa di grande che parli dite.

Non mi ha detto come potrei scrivere

le lunghe poesie che mi fai sognare.

Chi m’ha insegnato a vivere

passando dall’alba al tramonto.

Chi m’ha insegnato a vivere

in mezzo alla gente del mondo

non mi ha detto come potrei vivere

queste lunghe sere senza averti accanto.

Non mi ha detto come potrei fare

a vivere solo senza il nostro amore.

 

parole di Tenco (altri testi)